Morrovalle, 7 febbraio 2019 - Insulti e strattoni ai bambini dell’asilo nido di cui era responsabile. Per questo una morrovallese è stata ...
Morrovalle, 7 febbraio 2019 - Insulti e strattoni ai bambini dell’asilo nido di cui era responsabile. Per questo una morrovallese è stata condannata a tre mesi per abuso dei mezzi di correzione in merito a un singolo episodio.
Oggetto del processo concluso ieri al tribunale di Macerata erano i fatti accaduti a Morrovalle dal settembre del 2010 al giugno del 2012, nel nido «Il piccolo principe». A far partire la denuncia era stata una famiglia, allarmata da alcuni cambiamenti notati nel figlio dopo l’ingresso al nido: il piccolo sarebbe diventato più nervoso, si sarebbe disperato ogni mattina avvicinandosi all’asilo, e avrebbe iniziato ad avere incubi mai avuti fino a quel momento.
In un primo momento, i genitori avevano pensato che potessero essere fenomeni legati all’inserimento nel nuovo contesto scolastico. Poi un episodio nel giugno 2012 però li avrebbe allarmati: un giorno, andando a prendere il figlio, la mamma si sarebbe sentita dire dalla preside che il piccolo era stato sempre tranquillo, che aveva mangiato e giocato con gli altri, invece un’altra persona le avrebbe poi detto che il bambino aveva pianto tutto il tempo e non aveva mangiato. A quel punto la famiglia si era rivolta ai carabinieri e aveva presentato una denuncia. I carabinieri avevano sentito alcune persone, della scuola e non solo, e alla fine la dirigente, Giada Feroci, era finita sotto processo per maltrattamenti a minori: secondo l’accusa, la donna si sarebbe rivolta con epiteti come stupido e deficiente ai bambini, li avrebbe trattati con modi sgarbati e anche maneschi, strattonandoli quando giocavano o andavano in bagno o dovevano fare il riposino. Nel corso del processo in tribunale a Macerata sono stati sentiti numerosi testimoni, per ricostruire la situazione all’interno del nido.
Alla fine, ieri si è tenuta l’ultima udienza. Il pm Sabrina Antognozzi ha chiesto la condanna dell’imputata alla pena di due anni e mezzo di reclusione. Alla stessa richiesta si sono associate le avvocatesse Valerie Josephine Intilla e Cristina Parolisi, parti civili per la famiglia del bambino.
Per l’imputata invece l’avvocato Gabriele Cofanelli ha messo in luce la debolezza delle contestazioni e delle prove a carico della donna, che nel nido aveva 25 bambini ed era stata denunciata solo da una famiglia.
E alla fine il giudice Daniela Bellesi l’ha condannata per un solo episodio, derubricando il reato da quello iniziale, maltrattamenti ai minori, ad abuso dei mezzi di correzione, infliggendo la pena minima di tre mesi di reclusione con la condizionale.
Feroci comunque, che ha sempre respinto le accuse, ora potrà fare appello.
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by PAOLA PAGNANELLI via il Resto del Carlino - Notizie di Bologna e dell’Emilia Romagna, di Ancona e delle Marche
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